Aggiornamento iniziativa “Il Mio Dono”

ilmiodono

Carissima/o,

come già ti avevamo scritto prima di Natale, se non lo avessi ancora fatto, ti chiediamo il favore di dedicare “2 minuti 2” per votare per Pane di vita Onlus nell’ ambito della campagna Unicredit a favore delle organizzazioni non profit.
VOTACI, NON COSTA VERAMENTE NULLA !!!!  E PUOI FARE DEL BENE !!!

Con soli 2 click puoi DONARE GRATIS un bellissimo regalo a un gruppo di bambine e bambini con disabilità in Kenya !
Non devi inviare denaro (ma, se lo farai, loro ne saranno felici !).Ti chiedo di donare solo il tempo di 2 click !

Di cosa si tratta?
Unicredit, la seconda banca italiana, ha destinato 200.000 euro alle ONLUS (organizzazioni non profit di utilità sociale) verificate e iscritte nel suo sito dedicato
.  I fondi saranno ripartiti in base al numero di preferenze raccolte. La TUA scelta per PANE DI VITA ONLUS sarà quindi DETERMINANTE per ricevere il contributo messo a disposizione da Unicredit.
Ma dobbiamo raggiungere almeno 150 voti !
Per questo ti chiedo, per favore, solo di votare per noi !
E fai votare anche i tuoi familiari e amici ! Non ti costa nulla !

Come si fa ?
1) Clicca qui ;
2) Clicca su “Vota questa organizzazione” e seleziona se votare tramite mail o  Social;
3) Segui le brevi istruzioni riportate sul sito.
E’ TUTTO !
Ti prego: ci vogliono
solo 2 minuti !
Il progetto è descritto sul sito indicato, ma puoi
vedere i relativi video su nostro canale YouTube (oppure andare sul nostro sito per conoscere gli altri nostri progetti).

Se mi hai letto fin qui vuol dire che sei una persona sensibile ai problemi umani e sociali. Allora mi permetto, con speranza, di fare un altro piccolo passo. Unicredit  ci darà un’ ulteriore premio se la tua preferenza sarà accompagnata da una donazione anche solo di 10 euro (senza commissioni) !
Clicca qui, scegli l’ importo da donare (almeno 10 euro) e clicca su “Dona adesso“. Poi basta seguire le semplici istruzioni riportate sul sito (ricordati solo di usare lo stesso indirizzo email utilizzato per la scelta della Preferenza).

E potrai godere dei forti sconti fiscali previsti da una recente legge, dal minimo del 30% fino al 47% !

Ma ora siamo noi che vogliamo avere un pensiero di gratitudine PER TE,  noi di PANE DI VITA ONLUS e, soprattutto, i bambini accolti nel “Centro per bambini disabili” di Tuuru, in Kenya, gestito dalle suore del Cottolengo,
ti inviamo, con tutti i tuoi cari, i nostri CARISSIMI AUGURI per un  NUOVO  ANNO  pieno di amore, serenità e salute , abbondanti, direbbero in Kenya, come le stelle del cielo e la sabbia del mare   !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

E visita il nostro sito tutto nuovo (e il suo Blog con più di 160 video, foto e articoli) e il nostro canale YouTube.

 

PANE DI VITA ONLUS

Vincenzo Grimaldi

 

 

 

 

Mail “Il mio dono 2018”

ilmiodono

Carissima/o,

ti inoltro il contenuto della mail inviata ai nostri contatti in occasione dell’ importante iniziativa di Unicredit per votare la Onlus preferita (noi, ovviamente !). VOTACI, NON COSTA NULLA !!!!

con soli 2 click puoi DONARE GRATIS un bellissimo regalo di Natale a un gruppo di bambine e bambini con disabilità in Kenya !
Non devi inviare denaro (ma, se lo farai, loro ne saranno felici !).Ti chiedo di donare solo il tempo di 2 click !

Di cosa si tratta?
Unicredit, la seconda banca italiana, ha destinato 200.000 euro alle ONLUS (organizzazioni non profit di utilità sociale) verificate e iscritte nel suo sito dedicato
.  I fondi saranno ripartiti in base al numero di preferenze raccolte. La TUA scelta per PANE DI VITA ONLUS sarà quindi DETERMINANTE per ricevere il contributo messo a disposizione da Unicredit.
Ma dobbiamo raggiungere almeno 150 voti !
Per questo ti chiedo, per favore, solo di votare per noi !
E fai votare anche i tuoi familiari e amici ! Non ti costa nulla !

Come si fa ?
1) Clicca qui ;
2) Clicca su “Vota questa organizzazione” e seleziona se votare tramite mail o  Social;
3) Segui le brevi istruzioni riportate sul sito.
E’ TUTTO !
Ti prego: ci vogliono
solo 2 minuti !
Il progetto è descritto sul sito indicato, ma puoi
cliccare qui per vedere i relativi video su YouTube (oppure qui per conoscere gli altri nostri progetti).

Se mi hai letto fin qui vuol dire che sei una persona sensibile ai problemi umani e sociali. Allora mi permetto, con speranza, di fare un altro piccolo passo. Unicredit  ci darà un’ ulteriore premio se la tua preferenza sarà accompagnata da una donazione anche solo di 10 euro (senza commissioni) !
Clicca qui, scegli l’ importo da donare (almeno 10 euro) e clicca su “Dona adesso“. Poi basta seguire le semplici istruzioni riportate sul sito (ricordati solo di usare lo stesso indirizzo email utilizzato per la scelta della Preferenza).

E potrai godere dei forti sconti fiscali previsti da una recente legge, dal minimo del 30% fino al 47% (vedi qui) !

Ma ora siamo noi che vogliamo avere un pensiero di gratitudine PER TE,  noi di PANE DI VITA ONLUS e, soprattutto, i bambini accolti nel “Centro per bambini disabili” di Tuuru, in Kenya, gestito dalle suore del Cottolengo,
ti inviamo, con tutti i tuoi cari, i nostri CARISSIMI AUGURI per un S. NATALE di pace e un NUOVO  ANNO  pieno di amore, serenità e salute , abbondanti, direbbero in Kenya, come le stelle del cielo e la sabbia del mare   !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

E visita il nostro sito tutto nuovo (e il suo Blog con più di 160 video, foto e articoli) e il nostro canale YouTube.

 

PANE DI VITA ONLUS

Vincenzo Grimaldi

 

 

 

 

Buone notizie della Missione nella Frontiera!

Buone notizie della Missione nella Frontiera

Nel mese di aprile, la comunità  della Missione  nelle frontiere ha realizzato alcuni lavori missionari nei quartieri  della cittá di Oiapoque, nelle scuole, comunitá ecclesiali di base e nei villaggi índios.
Abbiamo  lavorato a partire dal Tema della Campagna della fraternitá: “Fraternitá e Superamento della Violenza.” Abbiamo trattato il tema della violenza con enfasi nel traffico di persone e la violenza domestica. Participarono adolescenti, giovani, bambini e adulti. I temi scelti sono stati dettati dalla realtá che viviamo , o meglio che le persone vivono.

In Villa  Vitória  abbiamo realizzato officine di artigianato per bambine e adolescenti per conquistare la loro fiducia e poter affrontare il problema della violenza. Questo ci permette di aiutare a prevenire  e combattere la violenza perché non siano conquistate dal mondo della droga e prevenire la gravidanza precoce.

Il quartiere chiamato Russo é nuovo; é composto dalle famiglie che costruiscono le loro case in prossimitá del nostro Centro per migranti: Madre Teresa di Calcutta.
Il Centro lo utilizziamo anche per attivitá con i numerosi bambini e adolescenti del vicinato.
Attualmente 4 nuove missionarie abitano lì permanentemente.
Per sensibilizzare  questo pubblico giovane sulla violenza, abbiamo utilizzato vídeos di documentari e film e abbiamo promosso riflessioni.

Durante il mese di aprile abbiamo accolto nel centro 4 migranti e una famiglia haitiana con la quale abbiamo festeggiato il compleanno di uno dei loro figli.

Approfittando di materiale impresso da noi elaborato, abbiamo realizzato incontri tra gli alunni della scuola Joaquim Nabuco, sperando di contribuire a prevenire e superare le varie forme di violenza.

Il gruppo missionario ha participato a una serie di incontri nella cittadina di St. Georges nella Guyana. Abbiamo utilizzato nell’ occasione l’ esperienza che abbiamo con il Teatro dell’Oppresso. Quello che abbiamo imparato lo abbiamo trasmesso nelle scuole di Oiapoque, e nei villaggi indios: Manga, Spirito Santo e Santa Isabel.

Se tu o tuoi amici avete una email e desiderate ricevere il bollettino sulla missione informateci dell’ indirizzo.

Grazie per le preghiere e gli aiuti che ci inviate.

 

Il Frutto del silenzio é la preghiera. Il frutto della Preghiera é la fede. Il frutto della fede é l’ amore. Il frutto dell’ amore é il servizio. Il frutto del servizio é la Pace”   Madre Teresa di Calcutta

 

 

 

 

 

 

 

Una ciotola di «masato»

Tra un indigeno e un bianco le diversità sono evidenti. Soprattutto quelle culturali. L’importante è accettarle, magari con un arricchimento reciproco. Racconto di un piccolo episodio di vita quotidiana.

Nueva Angusilla. Una semplicissima casa in legno rialzata da terra di circa un metro. Nessun mobile, un paio di secchielli (di plastica) con dell’acqua, qualche indumento appeso a fili volanti. Una famiglia numerosa e allargata (genitori, figli, nipoti) accoglie padre Fernando. In quanto amico del missionario, io sono un ospite da onorare come meglio si possa. E il meglio per una famiglia kichwa è offrire una ciotola colma di masato. È – lo confesso – un momento che temevo e che inevitabilmente si presenta. Tremo all’idea di dover ingerire quella bevanda tanto gradita dagli indigeni quanto indigesta per i non-indigeni, soprattutto se occidentali. Bere è un atto dovuto, segno di rispetto, riconoscenza, amicizia. Bere è però anche un rischio certo di avere conseguenze fisiche immediate e sicuramente poco piacevoli. Anni di esperienze negative mi vengono immediatamente alla memoria. Non c’è speranza di farla franca. È quasi matematico.

Il masato (aswa, in kichwa) è il nome di una bevanda molto comune in tutto il bacino amazzonico. È ottenuta a partire dalla yuca dolce (o manioca), una pianta con una radice a forma di tubero, commestibile e ricca di amidi. La sua preparazione è compito delle donne indigene. I tuberi vengono prima pestati e poi bolliti. La pasta ottenuta è quindi masticata dalle donne per provocarne la fermentazione. Da ultimo si diluisce la massa in acqua (quasi sempre di dubbia potabilità) e il masato è pronto per essere bevuto.

Prendo la ciotola di… plastica tra le mani. Appoggio le mie labbra incerte sul bordo. È come se quella bevanda biancastra e veramente poco attraente quasi mi guardasse e mi dicesse: «Bevimi!».

La decisione è repentina ed improvvisa. In un decimo di secondo passo la ciotola nelle mani compassionevoli di padre Fernando. Labbra appena inumidite, ma no, non ce l’ho fatta a bere. Però almeno sono arrivato lì, lì a pochissimo dalla temuta meta.

Cerco nella mia testa due paroline in lingua kichwa: «Yapa alli» (muy bueno, molto buono), dico con un sorriso tanto largo quanto bugiardo a tutti i presenti che sono lì davanti, con gli sguardi fissi su di me. E subito cerco di sviare l’attenzione. Una foto, una foto di tutti con padre Fernando. Sì, mi vergogno, ma il mio stomaco e probabilmente la mia salute sono salvi. Spero sia salva anche la mia reputazione presso quella famiglia kichwa di Nueva Angusilla. Sentendomi come colpevole di un reato, prometto loro che farò arrivare le foto cartacee di quella visita. Temo però che il masato tornerà ancora a materializzarsi davanti a me. Negli incubi notturni o nella realtà.

Tratto da “www.rivistamissioniconsolata.it” Testo e foto di Paolo Moiola